Startup innovative: le agevolazioni attuali

Definizioni generali

Le startup innovative in Italia sono imprese di nuova costituzione con un forte contenuto tecnologico e innovativo. Sono disciplinate dal Decreto Legge 179/2012 (cosiddetto “Decreto Crescita 2.0”), con successive modifiche e integrazioni. Questo status offre una serie di vantaggi fiscali, amministrativi, finanziari e occupazionali pensati per favorire la crescita dell’ecosistema imprenditoriale.
La possibilità di fruire delle agevolazioni è subordinata:

  • al possesso di specifici requisiti;
  • all’iscrizione in una sezione speciale del Registro delle imprese.

La perdita di tali requisiti determina quindi la disapplicazione della speciale disciplina riconosciuta.
Una procedura “semplificata” di costituzione è stata prevista dall’art. 4 co. 10-bis del DL 24.01.2015 n. 3 (conv. L. 24.03.2015 n. 33).

La start up innovativa è una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, con azioni o quote non quotate in mercati regolamentati

L’impresa startup innovativa deve possedere alcuni requisiti, alcuni cumulativi e altri alternativi.
Fra i requisiti cumulativi, la startup:

  • deve essere costituita da non più di 60 mesi;
  • deve essere residente in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione Europea (con una sede produttiva o una filiale in Italia);
  • a partire dal secondo anno di attività della startup innovativa, deve avere un totale del valore della produzione annua, non superiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuisce e non ha distribuito utili;
  • deve avere, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non deve essere stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di ramo di azienda.

La startup deve possedere, invece, almeno uno tra i seguenti requisiti alternativi:

  • le spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della startup innovativa;
  • deve impiegare almeno un terzo della loro forza lavoro con personale che possiede un dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato, oppure con laureati che abbiano almeno tre anni di esperienza in ricerca certificata. In alternativa, possono avere due terzi della forza lavoro composta da laureati magistrali;
  • deve possedere o avere diritti su almeno una privativa industriale (brevetti per invenzioni, marchi registrati, modelli e disegni industriali) a condizione che siano collegate all’attività dell’impresa.
Agevolazioni

Sono previste agevolazioni per le startup innovative in ambito camerale, societario, fiscale, occupazionale e di accesso al credito.

Agevolazioni in ambito camerale
  • Le startup innovative sono esonerate dal pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per gli adempimenti relativi alle iscrizioni nel Registro delle imprese e del diritto annuale dovuto in favore delle Camere di Commercio.
Agevolazioni in ambito societario
  • Deroghe generali: si applicano a tutte le startup innovative, indipendentemente dalla forma giuridica. Queste deroghe riguardano la riduzione del capitale per perdite, posticipando il termine per ridurre le perdite a meno di un terzo al secondo esercizio successivo. Inoltre, l’assemblea può rinviare la decisione sulla riduzione del capitale al successivo esercizio, senza che scatti la causa di scioglimento della società fino a quel momento;
  • deroghe per srl: riservate alle startup innovative costituite come società a responsabilità limitata (srl), queste deroghe riguardano la creazione di categorie di quote con diritti diversi e la possibilità di offrire quote di partecipazione al pubblico, anche tramite equity crowdfunding. È vietato effettuare operazioni sulle proprie partecipazioni;
  • emissione di strumenti finanziari partecipativi: riservate esclusivamente alle startup innovative, queste deroghe consentono l’emissione di strumenti finanziari che possono includere diritti patrimoniali e amministrativi, a seguito di apporti da soci o terzi, anche sotto forma di servizi.

    In sintesi, le startup innovative beneficiano di regole più flessibili riguardo al capitale, alla struttura delle quote e all’emissione di strumenti finanziari.

Fiscali e contributive
  • Incentivi fiscali per chi investe in startup innovative (detrazione IRPEF per le persone fisiche, deduzione IRES per le società);
  • accesso semplificato a Smart&Start Italia (incentivi gestiti da Invitalia).
Lavoro e assunzioni
  • Contratti di lavoro flessibili (ad es. contratti a tempo determinato rinnovabili fino a 4 anni);
  • remunerazione attraverso stock option e work for equity, con agevolazioni fiscali.
Vantaggi societari e fallimentari
  • Deroghe al diritto societario per semplificare la gestione (es. riduzione degli obblighi di redazione e deposito del bilancio);
  • procedure di gestione semplificata in caso di crisi o fallimento (accesso preferenziale al nuovo istituto di composizione negoziata).
Accesso facilitato al credito e ai finanziamenti
  • Accesso al Fondo di Garanzia per le PMI con copertura fino all’80% del finanziamento;
  • partecipazione a bandi pubblici dedicati o prioritari per startup innovative.
Principali novità per il 2025
  • La detrazione fiscale per investimenti in startup innovative viene innalzata al 65% a partire dal 01.01.2025.
  • La detrazione è esclusa se l’investimento genera una partecipazione superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di governance.
  • La detrazione non spetta se il contribuente è fornitore di servizi alla startup, direttamente o tramite società controllata/collegata, per un fatturato superiore al 25% dell’investimento agevolabile.
Altre disposizioni rilevanti
  • Le agevolazioni sono concesse per la durata massima di cinque anni dalla data di iscrizione della startup nella sezione speciale del registro delle imprese.
  • Per gli investimenti effettuati dal periodo d’imposta successivo al 31.12.2023, l’importo della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda può essere fruito come credito d’imposta.
  • Il credito d’imposta è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi in diminuzione delle imposte o in compensazione nel periodo di imposta in cui è presentata la dichiarazione e nei periodi successivi.

Autore

  • Svolge il ruolo di Sindaco e Revisore Legale in importanti società nazionali. Si occupa di Pianificazione fiscale, Consulenza societaria e fiscale, Operazioni straordinarie, Perizie e Valutazioni d’azienda, Assistenza contabile e fiscale.

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