Verso un Testo Unico per startup, incubatori e PMI innovative

Riforma normativa per potenziare l’ecosistema dell’innovazione in Italia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nel mese di gennaio il disegno di legge annuale dedicato alle piccole e medie imprese, in base all’articolo 18 della legge 11 novembre 2011 n. 180. Questo disegno di legge affida al Governo il compito di creare un Testo Unico che riordini le norme attualmente in vigore riguardo alle startup innovative, alle PMI innovative e agli incubatori e acceleratori di startup, includendo anche tutte le attività di supporto, formazione e investimento rivolte a queste realtà.

Come si legge nel comunicato diffuso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), l’obiettivo è:

  • armonizzare le norme esistenti;
  • apportare modifiche per migliorarne la coerenza giuridica, logica e funzionale;
  • eliminare esplicitamente le disposizioni obsolete o prive di contenuto normativo.

Viene inoltre rafforzata la figura del Garante per questo settore di imprese, con compiti ampliati, con l’intento di promuovere la cultura, la formazione e lo sviluppo dell’ecosistema italiano dell’innovazione tecnologica, per renderlo più competitivo.

Evoluzione normativa di PMI e startup innovative

Ci sono state diverse evoluzioni normative riguardanti le PMI e startup innovative. Riassumiamo i principali cambiamenti:

  • La Legge 193/2024 ha introdotto importanti modifiche ai requisiti delle startup innovative, stabilendo che devono essere PMI come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE (artt. 28 e 30, Legge 193/2024).
  • La durata della classificazione come startup innovativa è stata fissata a 3 anni, con possibilità di prolungamento al verificarsi delle condizioni di cui ai commi 2-bis e 2-ter dell’art. 25 del D.L. 179/2012.
  • Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, l’art. 31 della Legge 193/2024 ha stabilito che le agevolazioni sono concesse per la durata massima di cinque anni dalla data di iscrizione della startup nella sezione speciale del registro delle imprese.
  • L’art. 4 della Legge 162/2024 ha modificato il regime delle esenzioni delle plusvalenze in startup innovative: gli investimenti effettuati dal periodo d’imposta successivo al 31.12.2023 devono rientrare nella tipologia di cui all’art. 29 del D.L. 179/2012, escludendo gli “investimenti de minimis” ex art. 29-bis.
  • L’art. 31 della L. 193/2024 ha innalzato la detrazione al 65% a partire dall’1.1.2025 per gli investimenti in startup innovative.
  • È stato emanato il DM 20.12.2024 che definisce i requisiti degli incubatori e acceleratori delle startup innovative a seguito delle modifiche apportate dalla Legge n. 193/2024.
  • A decorrere dagli investimenti effettuati dal periodo d’imposta successivo al 31.12.2023, l’importo della detrazione che non trova capienza nell’imposta lorda può essere fruito come credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi o in compensazione (art. 2, Legge 162/2024).
Misure strategiche per le PMI italiane

Con l’approvazione del disegno di Legge sulle piccole e medie imprese, si introducono quindi misure strategiche per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, promuovendo l’aggregazione, l’innovazione nel sistema produttivo e l’accesso al credito.

Principali novità del provvedimento

Tra le principali novità del provvedimento, spiccano:

  • I “Mini Contratti di Sviluppo” per il settore della moda.
  • Le Centrali consortili per coordinare le filiere produttive.
  • Nuovi incentivi fiscali per le reti d’impresa.

Si punta anche a:

  • Favorire il ricambio generazionale attraverso assunzioni agevolate di giovani.
  • Tutelare la concorrenza con norme contro le false recensioni online.
  • Semplificare l’accesso al credito tramite un riordino della disciplina dei Confidi.
Focus sul settore moda e aggregazione

In particolare, vengono introdotte misure per incentivare l’aggregazione tra imprese del settore moda, permettendo alle PMI di unire le forze e affrontare meglio le sfide del mercato globale, aumentando capacità di investimento, innovazione e presenza internazionale.

Centrali consortili e riforma dei Confidi

Il disegno di legge prevede anche la creazione delle “Centrali consortili“, nuovi enti giuridici che fungeranno da strutture di coordinamento e indirizzo per le PMI già organizzate in consorzi di filiera. Questi enti mirano a rafforzare la competitività e l’innovazione delle imprese attraverso modelli di cooperazione efficienti e solidali.

Per facilitare l’accesso al credito, il disegno di legge prevede una riforma dei Confidi, strumenti di garanzia per le imprese, a oltre vent’anni dalla legge originaria.

Staffetta generazionale

Al fine di incrementare l’occupazione giovanile, il Ddl contiene anche una disposizione sulla “staffetta generazionale” nelle imprese, che mira a liberare in anticipo nuovi posti di lavoro mediante un sistema di pensionamento flessibile.

L’obiettivo è semplificare e riorganizzare le regole, aggiornando i requisiti di iscrizione, ampliando le attività consentite, promuovendo aggregazioni tramite incentivi normativi e ampliando le possibilità operative dei Confidi iscritti.

Effetti positivi sulle startup e PMI innovative

Questa riforma potrebbe avere diversi effetti positivi sulle startup e le PMI innovative. Ecco alcuni punti chiave:

  • Maggiore chiarezza normativa: con un Testo Unico, le norme saranno più semplici e coerenti, rendendo più facile per le startup e le PMI capire quali sono le regole da seguire e come muoversi nel panorama normativo.
  • Facilitazioni e semplificazioni: eliminando norme obsolete o poco chiare, si ridurranno gli ostacoli burocratici, permettendo alle imprese di concentrarsi di più sull’innovazione e lo sviluppo del business.
  • Supporto rafforzato: il ruolo ampliato del Garante per le startup e le PMI innovative significa che ci sarà un punto di riferimento più forte e dedicato per promuovere formazione, cultura e investimenti nel settore, favorendo la crescita delle imprese innovative.
  • Migliore accesso alle risorse: la riforma potrebbe facilitare l’accesso a finanziamenti, incentivi e servizi di supporto, rendendo più facile per le startup ottenere le risorse di cui hanno bisogno per crescere.
  • Competitività internazionale: con un ecosistema più strutturato e supportato, le startup italiane potranno essere più competitive a livello globale, attirando investimenti e talenti stranieri.

In sostanza, questa riforma mira a creare un ambiente più favorevole, più semplice e più dinamico per le imprese innovative, aiutandole a crescere e a innovare con maggiore facilità.

Autore

  • Svolge il ruolo di Sindaco e Revisore Legale in importanti società nazionali. Si occupa di Pianificazione fiscale, Consulenza societaria e fiscale, Operazioni straordinarie, Perizie e Valutazioni d’azienda, Assistenza contabile e fiscale.

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